Vernice e asfalto "mangia-smog" per effetto della fotocatalisi
Meglio conosciuti come Ecopittura e Ecorivestimento, contengono composti metallici che, irradiati dalla luce, provocano una vera e propria reazione chimica, chiamata fotocatalisi.
Per effetto di questa reazione si avvia un processo di ossidazione che assorbe e decompone le sostanze nocive presenti nello smog, e non in piccole quantità…
Il CNR, infatti, fornisce una stima della quantità di inquinanti che una superfice fotocatalitica riesce a trasformare in sali minerali innocui come carbonati di calcio e nitrati di sodio (La materia non si crea nè si distrugge, si trasforma).
Secondo Ivo Allegroni, del CNR, 1 Km2 di superfice attiva può rimuovere dall’atmosfera 32 tonnellate di sostanze inquinanti in un anno.
Quindi perchè non approfittarne di questa ottima invenzione della italiana Global Engineering e della multinazionele Usa Millenium Chemicals?
Giuseppe Avolivolo, responsabile della GE, sostiene che la scarsa applicazione è legata ad un concetto di scetticismo delle istituzioni, sebbene i prodotti Ecopittura e Ecorivestimento sono stati riconosciuti per la loro efficacia anche dal CNR, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Politecnico di Torino, da Legambiente, dalle Università di Milano, Perugia, Ferrara e dall’ITC (Istituto per la Tecnologia delle Costruzioni).
In ogni caso, ci sono esempi di costruzioni ed infrastrutture per le quali si è fatto e si fa uso di questi prodotti; si tratta del Nuovo Polo Fieristico di Rho Pero e del tunnel di via Porpora a Milano, via Matteotti e via Morandi a Segrate (MI), altre a Caserta, Bolzano e in provincia di Torino.
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